Immagina un uomo in piedi al centro di una città deserta, sotto la pioggia battente. Non ha scudi né armature. Solo una vecchia chitarra stretta al petto, lo sguardo fiero e una crepa che attraversa l’anima. È lì che nasce “Fragile ma indistruttibile”, il nuovo singolo di Tony Montana, su tutte le piattaforme di distribuzione: un canto di resistenza emotiva, scritto sul bordo del precipizio e lanciato nel vuoto come un messaggio in bottiglia.
“Fragile ma indistruttibile” è la cronaca di un assedio quotidiano, quello che viviamo tutti contro le illusioni, le insicurezze, le abitudini che ci allontanano da ciò che siamo davvero.
La produzione del brano, affidata alla direzione artistica di Massimiliano Frignani, è essenziale ma intensa.
C’è un paradosso potente nel titolo stesso: la forza non è l’assenza di dolore, ma la capacità di attraversarlo senza smettere di amare sé stessi.
Nel testo, Tony Montana racconta il momento in cui tutto sembra franare – il corpo cede, la mente vacilla, e i nemici più temibili non sono esterni, ma interni: l’inquietudine, la dipendenza affettiva, il senso di vuoto.
La felicità sembra un miraggio da inseguire tra eccessi e compensazioni, mentre la vera salvezza si nasconde dentro, in quel barlume d’amore per sé stessi che resiste anche quando sembra tutto perduto.
Il testo è diretto, autobiografico ma universale: una confessione sincera di chi ha toccato il fondo e ha scelto di risalire a mani nude, senza fuggire né fingere.
Perché essere fragili non è un difetto: è la prova che siamo vivi.
Non è una guerra che si può vincere una volta per tutte, ma una battaglia continua per restare fedeli a sé stessi.
In un momento in cui la sua vita – fisica ed emotiva – era messa alla prova, Tony Montana ha trovato rifugio nella musica e nell’unica arma che non lo ha mai abbandonato: l’amore per sé stesso.
Così, solo con la voce e una chitarra, ha deciso di continuare a camminare, anche nel buio.
Ogni elemento sonoro – la batteria di Lele Borghi Left, il pianoforte e le tastiere di Luca Zannoni – è calibrato con cura per creare un’atmosfera densa, sospesa tra malinconia e luce.
Il brano è costruito su un ritmo cadenzato che accompagna senza imporsi, lasciando spazio alla voce ruvida e autentica di Tony Montana, che non ha paura di mostrarsi nuda e vulnerabile.
Le armonie, semplici ma efficaci, cullano e poi colpiscono, come onde emotive che accarezzano e scuotono allo stesso tempo.
Biografia
Antonio Montanari, in arte Tony Montana, è un cantautore originario della provincia di Reggio Emilia. Scrive canzoni fin dall’adolescenza, coltivando da sempre la passione per la musica come mezzo per raccontare storie profonde e personali.
Nel 2024, dopo vent’anni di pausa dalle registrazioni in studio, Tony Montana è tornato con un nuovo progetto musicale: “Cowboy metropolitano”. Si tratta di un viaggio artistico e personale, un percorso che, come afferma lui stesso, “lo accompagnerà fino alla fine”. Un progetto che conferma la sua dedizione alla musica e la capacità di raccontare, con autenticità e intensità, le sfumature della vita.
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