"Dove le parole finiscono, inizia la musica." (H. Heine)

09 aprile 2025

Intervista al rapper calabrese VENTITRÉ che presenta l'album dal titolo "Dal Vangelo secondo XXIII"


Il rapper calabrese “
VENTITRÉ, all’anagrafe Antonio Paletta, annuncia l’uscita del suo nuovo album: “Dal Vangelo secondo XXIII, distribuito da Mendaki Publishing per conto di Orangle Records.

L'album contiene dodici tracce e secondo l'artista il concept è una metafora della vita accomunata ad alcune fasi/personaggi della bibbia e da qui il titolo.

La Musica che gira intorno ha fatto un'interessante chiacchierata con l'artista.

Antonio Paletta in arte Ventitré... perché hai scelto questo nome?

Il mio nome d'arte ha un significato molto intimo e personale che non dico mai a nessuno, di solito mi fermo col dire che il 23 è un numero che ha segnato tanto nella mia vita, continua a farlo e che me lo trovo sempre sotto gli occhi, ma sta volta dirò cosa c'è veramente dietro ... Mia madre è nata il 23 dicembre del 69, mio padre, purtroppo, è morto il 23 giugno del 2004. Questo numero per me rappresenta tutto, la vita e la morte. È stato lui a scegliere me.

"Dal Vangelo secondo XXIII" è il tuo primo album, puoi spiegare ai lettori cosa rappresenta per te questo progetto e quale messaggio vuoi lanciare?

Certo, posso dire? È stata una sorta di autoanalisi, ho attraversato alcuni dei momenti chiave della mia vita fino ad ora, per capire a quale punto mi trovo. A testimonianza di ciò, aggiungo che non mi sono mai posto l'obiettivo di scrivere un "album", è uscito tutto con grande spontaneità. Il messaggio che lancio è un invito ad accettare tutto ciò che è stato, per accogliere a pieno ciò che è adesso. Accettare i propri lati oscuri, perché sopprimerli è impossibile. In breve, un esame di coscienza. Ricordate che dopo ogni fine c'è un inizio.
Questo era, invece, il messaggio nascosto nell'album: La vita sa essere coerente ed incoerente, altalenante e sfacciatamente irrazionale. Ed è soprattutto ciclica, dopo ogni caduta ci si rialza, dopo esserci rialzati tante volte saremo consapevoli del fatto che prima o poi crolleremo di nuovo, ecco perché l'album inizia con una intro molto spensierata e leggera, che introduce la successiva caduta nella mia più totale introspezione.

Veramente a Ventitré "non importa cosa gli altri dicono di te" come citi nell'intro del tuo album?

Si, ho imparato che non si può piacere a tutti e che troverò sempre i "giudici di turno" sul mio cammino. Io sono questo e niente mi cambierà mai. Chi giudica e denigra, spesso è più turbato e frustrato di quanto possa apparire.

Qual è il tema più importante di questo album?

Credo che il tema più importante dell'album sia la ricerca di se stessi. Arrivati a un certo punto bisogna fare un bilancio, guardarsi alle spalle e dirsi: "Ok, ogni avvenimento mi ha reso questo. Va bene? Posso fare di più? Sono cresciuto? Ma soprattutto, ho trovato me stesso?". Io e 23 siamo dovuti partire dall'inferno e ritornarci, per ritrovarci.
E lo abbiamo fatto attraverso un percorso a tappe, durante il quale trasformiamo il timore delle nostre stesse emozioni in coraggio, capendo però, che a volte è anche positivo avere paura.

Mi interessa molto questo richiamo all'aspetto religioso: vuoi dettagliare meglio?

Il richiamo religioso è metaforico, il titolo dell'album e delle tracce è stata l'unica cosa che ho scelto di fare. (ritornando al discorso che l'album sia uscito fuori in modo spontaneo).
Ogni volta che chiudevo il testo di uno dei brani, davo un titolo. Un giorno, riascoltando il materiale che avevo a disposizione, mi sono reso conto che era tutto legato, che stavo raccontando il senso della vita dal mio punto di vista. Da qui nascono il titolo dell'album e la tracklist ispirati metaforicamente al vangelo e alla religione. In quel momento ho capito che quel materiale che stavo ascoltando, sarebbe stato il mio primo Album.

Quando hai avuto il tuo primo incontro con la musica rap?

Il primo vero incontro con la musica Rap l'ho avuto nel 2006 circa, ma è stato molto fugace. Ero un bambino di 10 anni che guardava la tv dopo aver "fatto i compiti". Una sera mia madre, facendo zapping, si ritrovò su un canale che trasmetteva "8 Mile", il film che racconta la storia di Eminem. Il film era giunto ad uno dei suoi punti cruciali, ovvero la battle finale tra Eminem ed Anthony Mackie. Dissi a mia madre di non cambiare canale, rimasi ipnotizzato e lo guardai fino alla fine. Curiosità? Non ho più rivisto quel film da quel momento. Se mia madre non avesse cambiato canale forse non staremmo qui a parlare, o forse si, chi lo sa.. Comunque l'incontro decisivo col Rap lo ebbi circa tre anni dopo quel giorno.

Cosa rappresenta il rap per Ventitré?

È l'unico modo che ho per esprimermi senza limiti, senza filtri. Onestamente non riesco a immaginare la mia vita senza questo. Per me è tutto.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica e quando hai iniziato a scrivere canzoni?

Come dicevo prima, già da bimbo grazie a mia madre cantavo tanto, lei mi faceva ascoltare tantissima musica. Grignani, Cremonini, 883, Celentano, Litfiba, potrei continuare per almeno un ora. Cantavo tutto e ho sempre avuto una predisposizione naturale nel fare le armonizzazioni e i controcanti. Ho iniziato a scrivere a 14 anni, quando ho sentito la necessità di dover dire la mia. Facevo anche tanto Freestyle, poi ho smesso.

Cosa ne pensi della scena rap attuale?

La scena Rap attuale? Dal mio umile punto di vista ha veramente poco a che vedere con quella con la quale sono cresciuto io, quasi niente. Fino al 2015/16 (riferendomi ovviamente al mainstream) abbiamo ascoltato artisti, da lì in poi solo prodotti. È vero che c'è ancore qualche pilastro della "vecchia guardia" che ancora esiste e resiste nel Mainstream, ma io vengo da anni in cui veniva idolatrato chi esponeva la vita attraverso i testi, raccontava storie vere e profende nei testi e, soprattutto, scriveva dei testi.
Oggi viene idolatrato chi cura tutta la parte intorno (il personaggio, chi deve essere, cosa deve dire, come deve porsi, come deve vestire ecc..) trascurando la parte centrale.. La musica che fa. L'industria discografica con l'aiuto dei social  ha danneggiato per sempre il buon vecchio Rap che tanto amavo, ecco perché ascolto chi voglio io, non il "prodotto" scelto da un discografico qualunque.

Nel nostro Paese vi è una sorta di diffidenza nei confronti della musica rap, che cosa ne pensi a tal proposito?

Forse non è diffidenza sai? È una sorta di "paura".. Paura di ciò che non si comprende con facilità, paura di qualcosa di nuovo. Aggiungo però, potenziando la mia risposta alla domanda precedente. Se non ci fossero così tanti prodotti spacciati per "Rapper"? Ci sarebbe tutta questa diffidenza nei confronti del Rap? Io non credo.

Se qualcuno si vuole cimentare nel mondo del rap che consiglio daresti?

Fallo, ma sii te stesso. Oggi una buona parte dei ragazzi che sento copiano letteralmente chi fa tendenza: la stessa voce impostata, lo stesso mood nei brani, lo stesso stile di scrittura e le stesse metriche. Questo è il modo più sbagliato di avvicinarsi al Rap. Il sacrosanto Rap è vera e propria essenza. Devi essere te stesso, non quello che funziona al momento, altrimenti non troverai mai una tua identità artistica, oltre al dimostrare scarsa personalità.

A Ventitré piace la musica trap?

Mi piace tanto, alcuni dei miei brani stessi hanno sonorità Trap. Amo la Trap americana, ne ascolto veramente tanta. Ultimamente sto ascoltando anche quella francese, e devo dire che hanno un sound super coinvolgente.

Grazie Antonio per questa chiacchierata... e buona musica sempre!

Ringrazio te per la disponibilità e per l'attenzione. Un saluto a tutti i lettori.

Di seguito i link per ascoltare Ventitré:

Spotify :

https://open.spotify.com/album/4eWZYLf9eHEJ9vTTO2xhGY?si=i6fyJq3LR2CprUPSqFeDxA&utm_source=copy-link

YouTube :

https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_k8M1o1T_FezMVzFmHOAyGUwpxRdoiLNLs&si=FFtvCL7h72TRfy_s

Per ulteriori informazioni su Ventitré:

Sito Artista

https://sites.google.com/view/ventitre-rapper/home-page

Instagram (@_iosono23_) 

https://www.instagram.com/_iosono23_?igsh=MXFncGZrejh3aXdiZw==



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